Ipertermia e nuove opportunità, l’esperienza dell’Università Campus Bio-Medico

20 April 2021

A Roma, la prima esperienza italiana con tecnologie per l’ipertermia profonda di tipo radiativo, ampiamente testate e utilizzate negli ospedali del nord Europa, ma ancora poco conosciute nel nostro paese.


 

 

Negli ultimi anni, l’Ipertermia oncologica ha visto un rinnovato interesse da parte della comunità scientifica, grazie alla diffusione di tecnologie in grado di adattarsi alle diverse esigenze cliniche e a un razionale biologico che supporta l’erogazione concomitante di terapie sistemiche e locoregionali.

In un simile scenario, quello dell’Università Campus Bio-Medico di Roma è un caso di grande interesse sotto molteplici punti di vista. A partire dalla tecnologia utilizzata, che per il nostro paese rappresenta una novità, ma che negli ospedali del nord Europa viene da tempo impiegata come terapia antitumorale abbinata a chemioterapia e/o radioterapia con risultati documentati in diverse pubblicazioni.

Si tratta degli innovativi sistemi di ipertermia di tipo radiativo Pyrexar, leader internazionale del settore. Nello specifico, all’Università Campus Bio-Medico di Roma sono attualmente impiegati il BSD-500, dedicato ai trattamenti di ipertermia superficiale, e il BSD-2000 per l’ipertermia regionale profonda.

ipertermia profonda: caratteristiche e Flusso di lavoro

Pyrexar Ipertermia oncologica Profonda BSD2000

 

L’erogazione clinica di un trattamento di Ipertermia regionale profonda con dispositivo BSD-2000 inizia con l’analisi di uno studio TAC, sulla base del quale viene pianificato un trattamento personalizzato per ciascuna tipologia di paziente. A questo proposito, è opportuno sottolineare come i sistemi Pyrexar permettono di regolare la distribuzione del calore in maniera conforme alla localizzazione e alla geometria del target da trattare offrendo la possibilità di erogare con precisione piani personalizzati sulle esigenze cliniche del paziente.

All’interno del Polo di Radioterapia Oncologica il sistema BSD-2000 è localizzato in una sala di trattamento sterile. Il paziente viene collocato sul lettino motorizzato, mentre l’applicatore con antenne elettromagnetiche multidirezionali viene posizionato in prossimità dei punti di repere. Gli applicatori utilizzano un sistema di riempimento ad acqua per un maggior comfort per il paziente e una maggior stabilità termica superficiale.

Una caratteristica di spicco del BSD-2000 risiede nella possibilità di applicare sonde, realizzate con filamenti di plastica impregnati di carbonio e inseriti in guaine di teflon, appositamente progettate per l’uso in presenza di campi elettromagnetici, finalizzate al monitoraggio della temperatura. Le sonde sono collegate ad una temprature box, collocata sopra al lettino, che permette di controllarne il posizionamento. In questo modo è possibile monitorare la distribuzione di temperatura in vari punti, in maniera continua, durante tutto il trattamento e senza alcuna interruzione.

Il sistema dispone infine di un’interfaccia di controllo touch screen molto intuitiva, mediante la quale è possibile visualizzare le temperature monitorate dalle sonde ed effettuare eventuali regolazioni del focus per ottenere un trattamento quanto più efficace e preciso possibile.

Ipertermia Superficiale

Il sistema di Pyrexar finalizzato ai soli trattamenti superficiali è il BSD 500. È composto da un sistema all in one a cui possono essere installati diversi applicatori di varie dimensioni e forme, utilizzabili per varie tipologie di trattamento.

 

Pyrexar Ipertermia oncologica Profonda BSD500

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